Ormai chi mi conosce, o chi mi viene a trovare in questo blog, ha capito perfettamente che non ho nessun "MAI" alimentare. Ho sempre mangiato di tutto. Anche da bambina, quello che mia mamma preparava andava sempre spazzolato tutto. Spesso preparazioni semplici e tradizionali, altre volte più elaborate...ma tutto sempre ben fatto e saporito. Ma come facevo in tenerissima età a mangiare fegato crudo e condito solo con sale e limone, carne cruda, sardine fritte o in saor, lingua, cuore e nervetti? (e mi fermo perchè qualcuno potrebbe leccarsi i baffi o storcere decisamente il naso) Forse perchè a tavola c'era quello...e mia mamma non si sarebbe mai sognata di cucinare 2-3 cose diverse per ognuno di noi.
Che poi le frattaglie siano una grande tradizione culinaria a Venezia è risaputo...te le ritrovi in ogni cicchetteria o bacaro che si rispetti, ed è quindi abbastanza normale adeguarsi a certi sapori.
Neglli ultimi giorni poi mi è venuto proprio un "attacco" da "interiora", e sto martellando il mio macellaio perchè mi procuri quei tagli che ormai nessuno mangia o cucina più.
Parti meno nobili, ma certamente altrettanto interessanti specie se preparati ad arte con abbinamenti nuovi. Come è successo due giorni fa qui, dove insieme a Virginia e Lydia abbiamo votato come miglior piatto tra quelli consumati proprio un piatto che credevo ormai dimenticato:
la tettina. Beh, che dire? consistenza, cottura...tutto perfetto.
Ma veniamo a questa insalata: la tradizione la vuole ben condita e ben carica di aceto e cipolla affettata.
E così ho fatto...cambiando poco, giusto un tocco:
INSALATA DI NERVETTI CON CIPOLLA CARAMELLATA,PEPE ROSA E SOTTACETI
x 4 persone (antipasto)
250 gr. di nervetti
2/3 cipolle di Tropea
1 cucchiaio di zucchero
aceto di vino
aceto balsamico
olio extra vergine di oliva
sottaceti (ho usato solo le carote perchè più croccanti)
pepe rosa
sale
Procurarsi in macelleria dei nervetti precotti e puliti. Portare a bollore dell'acqua leggermente salata e cuocere i nervetti 5 minuti. Scolarli e sciacquarli in acqua fredda (così non si attaccano).
Tagliare a rondelle le cipolle. In un padellino cuocerle pochi minuti per parte appena bagnate con l'aceto balsamico. Spolverare con lo zucchero e caramellarle su ogni lato, cuocendole ancora per pochi minuti.
Tagliare i nervetti a cubetti e condirli con olio, aceto di vino, sale, pepe rosa e i sottaceti tagliati sottilmente.
Porre 3/4 rondelle di cipolla su ogni piatto, e sistemarvici sopra un paio di cucchiaiate di nervetti conditi. Accompagnare con fette di pane tostato.
io i nerveti non h mai avuto il coraggi di assaggiarli....ma fatti così paion buioni...forse dovrei provarli!:DDDD
RispondiEliminaSai che io non ne conoscevo neanche l'esistenza? C'è sempre da imparare.
RispondiEliminaPerò il fegato crudo non mi sarebbe mai venuto in mente. Mi spieghi qualcosa in più? Grazie e buon fine settimana :-)
Bel piatto, noto con piacere che certi tagli non sono del tutto scomparsi e che c'e' chi ama ancora cucinarli :-)
RispondiEliminaDa Oldani... devo proprio trovare il modo di andarci. Tettina: se e' di vacca allora a Firenze la chiamiamo poppa, ma qui si mangia bollita accompagnata da salsine varie. Vicino all'ufficio c'e' un chiosco di trippaio (ogni tanto qualche escursione nella pausa pranzo) che si chiama "da i' poppa", ha persino il suo sito internet. E come si mangia la tettina da Oldani? Dimi, dimmi, sto morendo di curiosita'....
ma come????? sei stata da oldani? praticamente è dietro casa mia!!!!!! ma dai... a saperlo :-)
RispondiEliminala prossima volta che ti avventuri da queste parti, fammi un bip!
Lo ammetto, i nervetti non fanno per me, gli altri ingredienti della ricetta invece mi piacciono molto! :-D
RispondiEliminasai quando si ritravano le ricette che ci portiamo come tradizione è un po' come tornare a casa e questo è sempre bello!
RispondiEliminaNervetti, anche per me cibo d'infanzia, di solito con cipolla, fagioli e peperoni sott'aceto... Certo, magari inonni veneti un po' c'entrano...
RispondiEliminaGenny...ti capisco (anche mio marito non ha il coraggio)... a me riportano all'infanzia e a certe "cicchettate" da paura a Venezia (meglio se zona Rialto)
RispondiEliminaTwostella...qui si trovano in molte macellerie (sono nervi ricavate dalle zampe)il fegato crudo:di vitello, tagliato molto sottile e lasciato marinare nel limone, pepe, sale anche per un'ora. Da gustare come crostini su pane caldo... quest'inverno proverò una variante con il succo di mandarino...vedremo come andrà!!
Corrado...so che a Firenze si gustano ancora tante cose buone!!! come il lampredotto!!! si, si è di vacca...tenerissima, con un roux leggero, quasi una spuma e un filo di fondo bruno...buonissima.
Se ti capita, un passaggio da Oldani lo fare proprio (a pranzo però...per la cena, se prenoti ora, il tavolo sarà disponibile a novembre 2010!!!!!)
Babs...ci sono stata 3 volte:primavera, estate, autunno...mi manca ancora il menu invernale...ma c'è ancora tempo. Sicuro...ti avvertirò prima!!!
Tania...so che per molti le frattaglie sono quasi un tabù.Anche qui a Venezia, nonostante l'abitudine, c'è chi proprio non li sopporta...
Caty...hai proprio ragione, per me cucinare certe cose è come tornare indietro nel tempo, nella casa della mia infanzia.
Acquaviva...c'entrano eccome i nonni veneti...ancora oggi ci sono dei ristoranti che preparano menu con piatti interamente di frattaglie (per gli amanti del genere!!!)
Nervetti... cipolla... sottaceti...
RispondiEliminaTroppo per me, tutto assieme poi: non so se ce la farei. Di sicuro se me lo si mette nel piatto l'assaggio, ma proprio per curiosità.
Anche quando andavo per cicchetti (abitudine persa ormai) ho mangiato di tutto ma i nervetti... li ho sempre scansati ;)
Complimenti comunque per la proposta e la bellissima (come sempre) preparazione.
Alberto
Ah, dimenticavo: parlavi di tagli dimenticati.
RispondiEliminaOggi ero dal macellaio per cercare informazioni su anatre e tacchini, quando il macellaio arriva con una cosa in mano che non avevo mai visto.
Gli chiedo cos'è e mi spiega che è il sottolardo, ovvero la parte che stà appunto fra il lardo e la ciccia (coppa e lonza).
Mentre m'immagino come debba essere tenera, essendo circondata e venata dal grasso, lui mi racconta com'è buona fatta ai ferri, facendola gocciolare piano piano....
Bhe neanche a dirlo cos'ho mangiato stasera, e non so proprio come ho fatto a fare tante grigliate senza questa delizia che si scioglie in bocca ....
Scusa il mega commento.... mi è scappato ;)
Alberto
Albertone...peccato che tu li abbia sempre scansati!!! è un sapore di una volta, è vero, però la consistenza si avvicina molto alla gelatina (sia dolce che salata) sono tenerissimi e si sciolgono letteramente in bocca.
RispondiEliminaIl sottolardo non lo conosco (ma mangio pochissimo maiale, e non sono molto informata sui tagli)ma chiederò senz'altro al mio macellaio. Grazie per l'info..
Alex, quando passerai da Firenze fatti sentire (con un paio di giorni di anticipo), organizziamo un giro enogastronomico in citta', alla ricerca dei sapori dimenticati.
RispondiEliminaCervello fritto?
Lampredotto?
Gnudi al pecorino?
Penne strascicate?
Seppie in zimino?
Bistecca alla fiorentina, quella fatta dai nativi per i nativi?
Farinata col cavolo nero?
Peposo?
Pattona (polenta dolce) con l'aringa?
Zuccotto?
Chiedete e vi sara' dato......
Ecco, magari il fegato crudo lo lascio a qualcun'altro, però via libera a tutto il resto delle interiora... :)
RispondiEliminaVado stramatta per i polmoncini cipolla e aceto, per il cervello spalmato generosamente sul pane, per "sa codra" sarda e tutto il resto...a casa dei miei nonni il mix di polmoni cuore fegati e affini era un must quando andavamo a trovarli...
E non parliamo dell'insalata di nervetti, che noi facciamo senza cipolla però...una goduria...anche quella di piedini di maiale, ma qui siamo un pò fuori argomento...
Corrado...ma che bel tour della memoria!! Altra cosa che ormai non si mangia più (quasi): il "rumegal" alias:l'esofago. In una cicchetteria l'ho mangiato e anche fotografato.
RispondiEliminaMika...tutto quello che dici lo mangio anch'io...e i polmoni sono buonissimi, qui nel Veneto si usa prepararli al sugo. Sono contenta di aver riscontrato pareri favorevoli: anzi mi avete dato qualche idea in più!!
Che buoni i nervetti!!!
RispondiEliminaE i tuoi sono mooolto chic :O))
Marta... ma dai, davvero ti piacciono?
RispondiEliminabella quest'insalatina fatta così- la tradizionale da me è con fagioli borlotti + cipolla+sott'aceti vari - non so perchè non mi è mai venuto in mente di farci delle varianti...questa è notevole!
RispondiEliminaAlex, sai che non ho mai mangiato i nervetti???!!
RispondiEliminaNon avevo neanche mai mangiato la tettina, e mi è piaciuta da morire
applausi da una grande fan delle frattaglie!
RispondiEliminaSimona...anche qui si usa aggiungere i borlotti, diciamo che questa versione rispecchia la mia dispensa!!
RispondiEliminaLydia...è piaciuta davvero molto anche a me...che la voglio replicare in casa!!
Sara...fonderemo un club!!!
Martina...grazie dell'info
eh si mi piacciono davvero!
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