EIN PROSIT
parte seconda
Tarvisio dal 19 al 23 novembre
Due realtà della Tuscany Choco Valley apparentemente distanti.parte seconda
Tarvisio dal 19 al 23 novembre
Le ore trascorse a Tarvisio sono letteralmente volate via, questo grazie alle mille cose da vedere, alle simpatiche persone conosciute, ai compagni di avventura.
Sabato nel Laboratorio dei Sapori ha avuto luogo, nell'ambito delle Lezioni di cucina di Paolo Marchi "Le eccellenze dei pesci di acqua dolce" l'altra faccia della cucina di pesce, troppo spesso sminuita e/o dimenticata. Presentazione e degustazione curata da Leandro Luppi del Ristorante Vecchia Malcesine (Verona)
e qui lo chef al lavoro:
La splendida e magica cornice di Casa Oberrichter ha ospitato l'incontro e il conseguente confronto tra due realtà "golose": Paul DeBondt e Alessandro Paiano (La Molina) giustamente stimolate da Daniele Savi
Sabato nel Laboratorio dei Sapori ha avuto luogo, nell'ambito delle Lezioni di cucina di Paolo Marchi "Le eccellenze dei pesci di acqua dolce" l'altra faccia della cucina di pesce, troppo spesso sminuita e/o dimenticata. Presentazione e degustazione curata da Leandro Luppi del Ristorante Vecchia Malcesine (Verona)
e qui lo chef al lavoro:
La splendida e magica cornice di Casa Oberrichter ha ospitato l'incontro e il conseguente confronto tra due realtà "golose": Paul DeBondt e Alessandro Paiano (La Molina) giustamente stimolate da Daniele Savi
Quali sogni (o incubi) animano le notti di questi artisti del cioccolato?
...e l'elemento sognato entrerà in produzione?
nella quasi totalità dei casi: sì. Per entrambi il fattore "piacere personale" gioca un ruolo molto importante "se piace a me andrà prodotto" senza troppi ripensamenti o dubbi...il gusto, gli aromi, le future sensazioni sono già prima nella testa e poi in bocca: da cioccolata sospesa e quasi irreale a cioccolata "concreta" pronta a deliziare tutti.
Le "rigorose" tavolette DeBondt confezionate in modo da salvaguardare al massimo i profumi e gli aromi, pensate anche come oggetto da regalo destinato ad un pubblico maschile, niente fiocchi, cuoricini ed orpelli vari...essenzialità e pulizia.
Le confezioni "ludiche" di La Molina: cioccolato come gioco ma anche chiari richiami all'arte moderna. Questi i tre temi: Futurismo - Omaggio a Burri - Pinocchio (le tavolette Pinocchio sono abbinate a degli album da colorare: finalmente anche per i bambini un prodotto di alta gamma, senza rinunciare alla "coccola" del "giochino")
Altri incontri ed assaggi interessanti:
Emanuele Scarello (Ristorante Agli Amici - Godia - UD - Presidente Jeunes Restaurateurs d'Europe) e Paolo Marchi in:
Lezioni di Cucina - Il mondo dell'olio di Nocciola
Antica Rinomata Riseria Ferron - Isola della Scala - Verona
Laboratorio dei sapori: Il riso abbonda nella bocca dei...Gourmet
Lo spazio "ristoro" al Palazzo Veneziano, organizzato da EAT'S.
Finger food, uova Parisi al Bacon e al tartufo, club sandwich, piccola pasticceria, ottimo caffè...tutto preparato espresso
Un angolo da "fiaba" Casa Oberrichter sede di degustazioni e laboratori
La cena di sabato al Ristorante Edelhof : ospite lo chef Pino Cuttaia della Madia di Licata (AG)
La parmigiana riveduta e corretta, alla moda della madia
Soffice crema di melanzane e spuma di parmigiano, ottimo inizio vellutato ad accarezzare il palato
Baccalà all'affumicatura di pigna in crosta di olive nere, condimento alla pizzaiola
Ravioli di calamaro ripieno di broccoletti, salsa di acciughe e crostaceo
Qui la pasta non c'è proprio...la sfoglia è il calamaro stesso: frullato, essiccato, impastato e "ridotto" a foglio leggerissimo e trasparente pronto a raccogliere il ripieno. La salsa di acciughe e il gamberone a completare un piatto ben iodato.
Cannolo di melanzana perlina in pasta croccante con ricotta, pomodorino ragusano dop
La crema di melanzane ritorna questa volta con la ricotta "imbrigliata" in nidi croccanti di pasta sottilissima
Filetto di manzo con carciofo arrostito e carbone nero di seppiaLa crema di melanzane ritorna questa volta con la ricotta "imbrigliata" in nidi croccanti di pasta sottilissima
Una carne tenerissima, calda ma dall'aspetto "non-cucinato" al palato giunge il classico sapore "rustico" della bistecca alla griglia, sicuramente complice il carbone di nero di seppia
Cornucopia di cialda di cannolo, ripieno di ricotta, marmellata di arance e gelato al vecchio samperi
Confermo che, secondo me, Cuttaia meriterebbe ben altro che una stella. Basterebbe che non fosse a Licata. Ma e' giusto che resti dove piu' gli piace.
RispondiEliminaAh, questi guidaioli....
Che reportage fantastico!!! La cosa che mi intriga di più però è la parmigiana candida e soffice nel bicchiere.. Non è si potrebbe avere una ricetta?..
RispondiEliminaBacio e buona giornata!
oddio Alex.. matu sei statra làà??? che fortunaaaaaaaaaaaaaaaaaa e che tristezza non essere potuta andare .. :( quanti personaggi.. ma non ho visto il piatto mitico di Bottura, come mai?? La pasta e fagioli modernizzata, ossia pressata e proposta in bicchierino!
RispondiEliminaCorrado...si bravo...anche perchè nel ristorante di montagna non è facile ricreare l'atmosfera siciliana...
RispondiEliminaRossa di sera...cerco di attivarmi per la ricetta (la spuma di parmigiano era sicuramente fatta con il sifone...però buona, non troppo "pannosa")
Fiordivanilla...la cena di Bottura era venerdì sera, ed ho cenato con parte dell'organizzazione al Golf Club...la compressione di pasta e fagioli è un classico di Bottura, è stata presentata nel bicchiere ma hanno anche servito una fondina con la classica pasta e fagioli "casalinga" ovviamente quella di Massimo era più buona (parola di Paolo Marchi!!)
certo certo, quella classica lo sapevo.. come mettere a confronto il vecchio e il nuovo.. leparole di Paolo: "Il colpo di genio al momento di proporre la Compressione di pasta e fagioli in un bicchierino cilindrica, la sublimazione di una classica pasta e fagioli, anch’essa a tavola ma assolutamente a sorpresa in una fondina che ha spiazzato chi ha avuto la fortuna di assaggiare già la compressione. Ovvio, che erano ancora più stupiti coloro che conoscono a memoria l’esecuzione tradizionale e non avevano mai visto una versione contemporanea.
RispondiElimina“L’ho fatto perché così tutti hanno modo di confrontate il passato e il presente e vedere cosa preferiscono”. E il nuovo ha stracciato il risaputo. Non che la pasta e fagioli classica non fosse buona, in sé era ottima, non fosse altro che per il team che l’ha preparata, ma le mancava il tocco di novità, quella idea che dà nuova veste e nuovo sprint a un piatto, che incuriosisce e titilla. Morale: il nuovo spesso fa paura perché non viene spiegato."
:)
Fiordivanilla...hai scritto le parole più giuste. E chi non vuol farsi "illuminare" da certe sublimazioni...che resti nel suo "brodo"...ma almeno taccia
RispondiEliminaben detto Alex... proprio così!
RispondiEliminaben detto Alex... proprio così!
RispondiEliminafiordivanilla..:)))
RispondiEliminacomplimenti un gran bel reportage, sembra di essere lì anche noi, grazie
RispondiEliminaPazzesco Pino è davvero pazzesco ,fortunella ;-))
RispondiEliminaGunther...grazie a te della visita!!
RispondiEliminaMi sono letta sia questo che tutto il post precedente e devo dire che non so perché mi è venuto in mente il festival delle passioni di Mantova al quale siamo state entrambe... certo sono due manifestazioni completamente diverse però. Mi sarebbe piaciuto partecipare anche a questa, magari l'anno prossimo ;)
RispondiEliminaCamomilla...si diverse...questa di Tarvisio più "prodottocentrica" sia per le degustazioni che per i laboratori dei sapori...Mantova era alla sua prima edizione, quindi in un paio di cose migliorabile...però il clima e l'atmosfera c'erano già.
RispondiEliminaSperiamo di vederci prima del prox.festival, però!!
A wonderful blog post, great
RispondiEliminaDue settimana fa ho magiato li, sono andata apposta (vivo a Messina).. Tutto strabuonissimo!!!!! Mi iscrivo con piacere al tuo blog;)
RispondiElimina