Riuscire a "combinare" un piatto quasi a costo 0 ( e KM inesistenti, trattandosi di metri) mi invoglia a ripensare il ruolo che svolge il giardino che circonda la casa dove abito. Nessuno se ne occupa in modo particolare (a parte il taglio del prato) ed ogni volta scopro fioriture e crescite nuove, utili anche in cucina. Questa crema l'ho preparata con aglio selvatico e levistico (o sedano di montagna) particolarmente aromatica e fresca. L'anno scorso invece avevo preparato un pesto per condire questa pasta
CREMA DI AGLIO SELVATICO E LEVISTICO
20 teste d'aglio selvatico (sono piccole) e parte dei gambi verdi
4 costine di levistico e relative foglie (o 1/2 costa di sedano)
latte
1 patata lessata
sale, pepe
olio extra vergine di oliva
Cuocere 10/15 minuti nel latte le teste d'aglio (intere) i gambi e il levistico. Frullare il tutto e passare al colino (o passaverdure). Aggiungere alla crema la patata giá cotta e schiacciarla con una forchetta. Riporre sul fuoco e cuocere ancora pochi minuti mescolando per amalgamare bene gli ingredienti. Aggiustare di sale e pepe e servire con un giro finale d'olio.
(Ho completato la crema con una pseudo-panna a base di ricotta di fave e olio)
Mi sono anche divertita a decorare dei runner in lino (che avevo ricamato qualche anno fa) creando dei falsi sottopiatti con colori per stoffe e sottotorte di carta (idea "pescata" in una rivista tedesca) cosí anche in giardino, posso apparecchiare in fretta con pochi oggetti ma con un tocco diverso.
20 teste d'aglio selvatico (sono piccole) e parte dei gambi verdi
4 costine di levistico e relative foglie (o 1/2 costa di sedano)
latte
1 patata lessata
sale, pepe
olio extra vergine di oliva
Cuocere 10/15 minuti nel latte le teste d'aglio (intere) i gambi e il levistico. Frullare il tutto e passare al colino (o passaverdure). Aggiungere alla crema la patata giá cotta e schiacciarla con una forchetta. Riporre sul fuoco e cuocere ancora pochi minuti mescolando per amalgamare bene gli ingredienti. Aggiustare di sale e pepe e servire con un giro finale d'olio.
(Ho completato la crema con una pseudo-panna a base di ricotta di fave e olio)
Mi sono anche divertita a decorare dei runner in lino (che avevo ricamato qualche anno fa) creando dei falsi sottopiatti con colori per stoffe e sottotorte di carta (idea "pescata" in una rivista tedesca) cosí anche in giardino, posso apparecchiare in fretta con pochi oggetti ma con un tocco diverso.
eccolo quiiii mi chiedevo se l'avresti pubblicato o no! :)
RispondiEliminaSarà pure semplice la ricetta (insomma, io direi piuttosto che è pur sempre un'idea personale!), ma tu la rendi totalmente sublime per la presentazione. Dici poco?
:*
Ingrediennti a km 0, ottima ricetta e una tavola bellissima, cosa si può volere di più????
RispondiEliminaciao
Me gusta mucho...ciao.
RispondiEliminaPer questo devo ritenermi fortunata visto che mio suocero fa un piccolo orto dietro casa,dove anche un piccolo pollaio mi fornisce di uova (ne sono una gran consumatrice) in questo caso io farei più km se dovessi cercare questo levistico che neanche conoscevo,ma grazie a te approfondirò....
RispondiEliminaDonatella
adoro le creme,le vellutate!
RispondiEliminafredde in estate, poi, sono meravigliose!
Pero' non vale.... noi abbiamo solo il balcone :(
RispondiEliminaMa la ricetta e' spaziale!! E anche bella presentazione :)
il levistico l'ho scoperto andando a primitivisia, mi ha raccontato di quest'erba, l'aveva appena raccolta e la stava preparando.... un profumo.... il tuo piattino è davvero da provare.
RispondiEliminabuona giornata alex
Manu...si, si, piano piano pubblico (avrei bisogno di una segretaria, certi giorni...) Presentazione-riciclo direi..
RispondiEliminaMaia...quel "tavolone" é vecchio, con le assi disunite, legno lasciato alle intemperie...almeno un pò di styling era d'obbligo!!
Max...gracias!!
Donatella...il levistico lo avevo assaggiato in un risotto, poi l'ho trovato in un vivaio...e subito piantato vicino ad altre aromatiche, é molto piú delicato del sedano e me lo sto "coccolando"
Luby...l'ho mangiata tiepida in prima battuta, poi fredda mi e piaciuta ancora di piú
Corrado...dovrei sfruttarlo di più (il giardino) ma per aromatiche il balcone é perfetto!!!
Alex...infatti é anche chiamato sedano di montagna (ed io lí l'ho comperato, a Bolzano)..ma sai che ho anche piantato il rabarbaro?...mah, con il pollice nero che mi ritrovo, mi sa che avrá vita dura!!
Non ci crederai ma un aglietto fresco come il tuo l'ho trovato al naturasì...giace ancora in frigo...non sapevo cosa farci...ora non posso esimermi dal provare la tua ricetta ;)
RispondiEliminasai ho provato ad informarmi dai vivaisti qua intorno, ma "levistico non datur". uff :-/ la tua crema dev'essere meravigliosa, quasi quasi provo a farla col sedano normale! che dici?
RispondiEliminaSpighetta...oggi ne ho raccolto ancora!! prova a fare anche un simil-pesto (magari con pistacchi o mandorle) molto ma molto buono
RispondiEliminaSara...non si trova? l'ho trovato a Bolzano, ma si trova anche nei vivai qua in pianura...prova a sostituirlo con poco sedano selvatico (e anche qualche foglia)
troppo forte l'idea dei sottopiatti così!!! adoro ste cosucce creative!!!
RispondiEliminadeliziosa la zuppetta... adoro l'aglio selvatico... anche se mi domando dove hai trovato il levistico o sedano di montagna... lo amo ma non è facile trovarsi!
complimenti per tutto!