Inutile dire che spesso comperiamo delle cose perché le abbiamo sognate. Chiamiamoli pure acquisti compulsivi, ma a parte qualche raro pentimento, diventano poi i nostri punti di orgoglio. A muovere le nostre decisioni i complici sono sempre irrimediabilmente i sensi, ma un posto d'onore lo merita senza riserve la vista. E se un manufatto, un attrezzo, un oggetto al di lá del suo logico impiego risulta anche "carognamente" attraente, non c'é niente da fare: deve entrare a forza in casa, o come in questo caso in cucina. Non mi vergogno a dichiarare che questa "cocottona" é rimasta per quasi due mesi perfettamente camuffata nel bagagliaio della city-car, sapientemente avvolta in un impermeabile d'emergenza (quelli supercolorati e fini utili nelle gite piovose e molto amati dai turisti) e controllata a vista, nel timore che qualcuno (il marito) potesse in qualche modo metterci le mani sopra (e con terrore udire la frase "se entra ancora qualcosa in cucina, me ne vado io")
A tappe di avvicinamento é finalmente entrata in zona fornelli, prima lo sgabuzzino, poi celata tra padellame vario...sfinita, stanca, senza piú scuse é apparsa a dare il meglio di sé.
Che facciamo? la teniamo in bellavista come la zuppiera della nonna? no, eh?....la mettiamo al lavoro!!!
Mmmmm ghisa smaltata, ferro ricco di carbonio, rivestimento vetrificato....ecco giá il marito gioca come se avesse tra le mani i trenini Lima (piú interessanti da smontare e rimontare che a farli correre).
Note tecniche, proprietá, forme di utilizzo (ma a me non piaceva solo il lato estetico?). Quello viene dopo...la devi trattare come un forno, una griglia, una macchina "micidiale" per tutte le cotture che riesci ad inventare. La prima, su tutte, la cottura lenta, uniforme, senza dispersioni di calore, senza apri-chiudi, controllare, girare, mescolare...operazioni a volte fastidiose, specie quando devi contemporaneamente agire su piú fronti.
"Incarto" la carne con una retina di maiale, alternando uno strato di spinaci giá sbollentati, ripiego la fetta di carne, aggiungo qualche pezzetto di pistacchio (che amo tantissimo nel salato) poco sale e pepe e chiudo a pacchettino.
Ungo leggermente l'interno della pentola, asciugo con carta cucina, la colloco sul fuoco piú piccolo e aggiungo uno spargifiamma. Scaldo, appoggio il "pacchetto" faccio rosolare brevemente, e chiudo....e via a fare altro.
Non ci penso piú...come quando cuocio in forno (o quasi) il coperchio é dello stesso materiale del "vano" cottura, sigilla e crea un giro d'umiditá che non si disperde, e che permette una cottura uniforme e morbida.
Per ottimizzare i tempi ho arrostito insieme alla carne delle patate tagliate a pezzi e uno spicchio d'aglio in "camicia". Dopo 25/30 minuti secondo e contorno pronti per essere portati in tavola, nella cocotte stessa peró, altrimenti il lato estetico lo avrebbero ammirato i pensili della cucina!!!
Ah! I mariti tutti uguali!!!
RispondiEliminaPerò quando si trovano nel piatto un arrostino come quello ?
La cocotte è stupenda, hai fatto bene!!
Buonissima la ricetta , adoro la lonza di maiale, è molto delicata. Provalo con la panna e le castagnre te ne innamorerai!!
Poi in quella cocotte verrebbe una favola!
Buon WE
Devo dire che ti immagino con il sorriso nell'accompagnare a piccoli passi la cocotte dal bagagliaio al fornello, ma come dicevamo ieri questi risultati ripagano alla grande!
RispondiEliminaeh si,siamo davvero cosi poco apprezzate e scontate?!?!
RispondiEliminadelizioso il tuo arrosto :)
Risultato superlativo, complimenti!!
RispondiEliminaCarne cotta perfettamente, e col maiale non e' facile (o troppo crudo, o troppo secco, o cotto fuori e crudo dentro, etc. Io lo so...).
Si, certe cucine non vogliono proprio saperne di espandersi all'infinito, accidenti all'impenetrabilita' dei corpi!! Io ormai ho smesso di insistere con Anna Maria, mi sono rassegnato...
Mi pice molto la carne di maiale, e la tua ricetta la esalta sicuramente! La cottura a bassa temperatura l'ho sperimentata in forno più volte e con ottimi risultati: carne tenera, morbida e succulenta. In cootte non ci ho ancora provato, però mi servirebbe una pentola come la tua, ed ho gli stessi problemi di spazio....
RispondiEliminaGiusy...con le castagne ci volevo provare davvero. Quando ha saputo làvventura della cocotte, il marito, poi si é messo anche a ridere e prendermi in giro....si puó??
RispondiEliminaElga...aspetto di vedere la tua ovale blu...bellissima!!! quando passo accanto alla cocotte, ogni tanto l'accarezzo come un gattino. Con il tempaccio di oggi ho proprio voglia di metterla sul fuoco: fa tanto casa
Mirtilla...il dramma é che se vado a fare acquisti con lui, rientro a casa con il triplo di roba!! lui é pericolosissimo
Corrado...ho ancora un'insalatiera in armadio dietro ai maglioni, e altre cosette in un secondo armadio dove temgo le cose estive...ogni tanto "pesco" come nel cilindro del mago...se mi chiede: e questo? é tanto che gira per casa, sei tu che sei distratto!!!
Ale...anch'io il forno lo apprezzo molto...per piccoli arrosti o altro, la cocotte é vantaggiosa (specie per il risparmio energetico)...la mia cucina é grande ma chissá perché lo spazio non basta mai!!
quanto ho riso leggendo questo post??
RispondiEliminabellissima cocotte!
Un ottimo arrosto...ciao.
RispondiElimina^^
RispondiEliminaAhahaha!
Non ci apprezza mai nessunooo!!!
Fantastico quest'arrosto, Alex!
:)
Meno male che ci apprezziamo tra di noi...
Un bacione,
Babi
Maia...pensa che ho ancora delle cose nascoste negli armadi
RispondiEliminaMax...grazie
Barbara...hai ragione, almeno tra noi troviamo sostegno e comprensione