Il riccio
Pungente e inaspettato. Aggrappato quasi con il bostik agli scogli di fondali in tumulto (e penso alle coste croate, sarde o pugliesi). Quasi primitivo nella sua esterioritá, respingente, non carezzabile eppure con cuore morbido e dolce. Un bel carattere, non c'é che dire.
Avere la fortuna di coglierlo, aprirlo e gustarlo cosí nella sua assoluta nuditá con un pezzo di pane, del limone...altro che finger-food!!! questo lo é davvero, senza tecniche astruse, senza cotture inutili, senza orpelli: raccogli, apri e mangia. Ed é tutto.
Ma se riesci a procurartene 30, il discorso cambia, devi armarti di tanta pazienza, non badare alla tua bassa soglia del dolore (perché ti pungerai, non c'é verso) raccogliere la polpa, racchiuderla in purezza in un contenitore "virtuale" per poter veicolare agli ospiti piccoli bocconi di mare.
Perché no la pasta? Perché si, cosí possiamo stravolgere quell'idea malsana di pasta fredda d'estate (o insalata di pasta) spesso estratta dal frigo all'ultimo secondo (che se capita a me, giuro, stramazzo al suolo senza vita).
Ecco quindi la ricetta-non ricetta:
CONCHIGLIE RIPIENE DI RICCI
50 (circa) conchiglie di grano duro Felicetti al nero di seppia*
30 ricci
olio extra vergine di oliva
aglio
peperoncino
scorza di limone
pepe
fiocchi di sale (Maldon ad esempio)
Cuocere la pasta al dente, scolarla e rovesciarla su di un piano di marmo o all'interno di una teglia in acciaio e raffreddarla a temperatura ambiente aggiungendo dell'olio a filo. Condire la pasta con uno spicchio d'aglio tritato, un peperoncino spezzettato e della scorza di limone grattugiata, pepe macinato fresco e qualche fiocco di sale. Quando le conchiglie saranno completamente raffreddate riempirle una ad una con la polpa dei ricci in purezza.
Consiglio di cuocere la pasta giusto qualche ora prima di essere servita, e non giorni prima per evitare che possa seccarsi e perdere la giusta consistenza.
* P.s. utilizzare una pasta realizzata a regola d'arte, cioé dove non sará solo il colore importante (nero) ma anche il suo aroma: queste conchiglie cono state impastate con grano duro, nero di seppia fresco (e non in polvere), acqua e limone. Per pura curiositá ho letto gli ingredienti su delle confezioni di paste similari: nero in polvere e chissá perché maltodestrine.
Il riccio è bello ed elegante...il guscio poi é riciclabile per piccole decorazioni in casa.
Che bella pasta ripiena, o, meglio, che bei ricci nella pasta :)
RispondiEliminaMi piace l'uso della scorza di limone.
Che nostalgia delle isole croate e del pesce freschissimo....
Favolosa idea e favolose le tue foto! veramente belle! complimenti per la ricetta innovativa...patrizia
RispondiEliminaAdoro i ricci di mare! finora però lo ho solo assaggiati in purezza e con gli spaghetti... queste conchiglie sono una spettacolo! buona giornata!
RispondiEliminaSe percepisce quasi il profumo...come sempre foto e idee fantastiche.
RispondiEliminaciao
Monica
che meraviglia!!!
RispondiEliminasono incantata!|!!
Corrado...anche la pasta é bella!!la forma piccola di queste conchiglie nere mi ha conquistato subito e credo che la useró spesso per mini-bocconi a tutto mare!!
RispondiEliminaPatrizia...grazie sei tanto gentile, direi troppo!!
Anche io adoro i ricci, e hai ragione tu, altro che finger food!
RispondiEliminaQueste conchiglie nere sono splendide!!! E' un'idea fantastica quella di riempirle coi ricci :-)
Wow! Sfiziosissima questa ricetta, grande Alex! Un abbraccio cara. :-)
RispondiEliminala qualità della pasta fa sempre la differenza!!bellissime queste conchiglie e anche la presentazione. Sei bravissima.buona giornata
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