Sarà anche molto caldo in questi giorni, ma quando la voglia di "mettere le mani in pasta" mi assale, non resta niente da fare: devo mettermi all'opera, altrimenti perdo il "giro" e poi passano le settimane senza combinare niente. Il lavoro "sporco" lo fa l'impastatrice: devo solo pesare gli ingredienti e seguire la sequenza in base alla ricetta, i tempi di attesa, e quindi di lievitazione avvengono nella cucina, e per me questi tempi apparentemente morti sono utili per fare tantissime altre cose (poi ne faccio 1 o 2 , ma fa niente).
Accendo il forno e scappo via. Ritorno quando vedo da lontano la spia spenta e riempio quella "bocca da fuoco" (bollente come la lava dell'Etna) in un nano-secondo....imposto il timer...e viaaaa.
Poi sforno, sistemo su una griglia a raffreddare e...me ne vado a letto.
Perchè tutta la tiritera la applico alla sera, dopo cena. E che la cucina sia diventata una sauna fai-da-te non mi preoccupa minimamente.
La ricetta è la stessa che avevo utilizzato qui, dopo un'incontro rivolto a professionisti, presso il Molino Quaglia con Gianluca Fusto: si tratta di un pane saporito e perfetto per essere affettato e utilizzato per
tartine e mini panini farciti, ideale quindi per pause pranzo saporite e
sane grazie alla farina Petra 1 che è una semi-integrale che conserva
nella sua struttura parti cruscali, germe di grano, fibre ed enzimi garantite
da una molitura a pietra.
Mi diverto parecchio ad eseguire ricette da e per i professionisti. Nonostante i limiti che una cucina di casa ovviamente ha -forno molto vintage, impastatrice proveniente da Lilliput- riuscire ad ottenere dei buoni prodotti, mi regala grande soddisfazione.
I fattori fondamentali sono pochi alla fine:
1 - ricetta equilibrata e testata da chi l'ha creata,
2 - dei buoni o meglio ottimi ingredienti,
3 - un minimo di attenzione, tanta passione e un briciolo di manualità (il punto 3 è il mio contributo).
Sono pienamente convinta quindi che "si può fare" senza essere guru o maghi dei lievitati.
Spesso le ricette sono più complicate a leggerle che ad eseguirle.
Provare sempre è il mio motto.
E questa volta ho provato a fare anche una cottura sui "generis". Sarebbe stato troppo semplice procurarmi uno stampo adatto (bastava comperarlo) ma il "do-it-yourself" mi affascina di più, e quello che mi manca, provo a farmelo (e ringrazio la mia amica Monica per la dritta).
Per avere un pane perfettamente cilindrico ho svuotato un barattolo di fruttosio che trovo facilmente al supermercato (dentro è liscio senza onde) ho ritagliato un cerchio di carta forno che ho posizionato sul fondo del barattolo. Con altra carta forno tagliata a rettangolo ho foderato le pareti della latta. Ho sistemato l'impasto all'interno (poco più di un terzo) e ho lasciato lievitare come da ricetta. Poi ho cotto e sfilato il pane con estrema facilità .
La ricetta è in due fasi: prima si prepara un poolish e poi l'impasto finale.
Ingredienti per due barattoli.
POOLISH
100 gr. di farina Petra 1
5 gr. lievito di birra
125 gr. acqua minerale
5 gr. di malto liquido
1-In
un’impastatrice a spirale mettere la farina e il lievito.(ho usato il
gancio del Ken ed ho sciolto il lievito con qualche cucchiaio di acqua) 2-cominciare a girare in prima velocità per qualche minuto 3-Inserire poco per volta l’acqua a 20°4-Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo 5-far
“puntare” circa ½ ora a 28°.
IMPASTO FINALE
240 gr. Poolish
250 gr. farina Petra 1
30 gr. acqua minerale
3 gr. malto liquido
6 gr. sale
5 gr. zucchero semolato
75 gr. olio evo
3/4 gr. aromi a scelta paprika-curry-rosmarino salvia-origano-carote grattugiate-cipolle tritate-zeste di limone (ho usato buccia di limone perchè in genere abbino pesce o carni affumicate)
1-In una impastatrice a spirale mettere tutti gli ingredienti tranne l’olio e impastare alla prima velocità per circa 5 minuti. 2-Finire di impastare alla seconda velocità per 5 minuti 3-Aggiungere l’olio evo. L’impasto risulterà molto morbido 4-Pezzare da 650gr per stampo precedentemente imburrato da pancarrè 5-Far lievitare a temperatura ambiente coperto onde evitare la formazione della crosta(ho lasciato lievitare nel barattolo) 6-Cuocere in forno a 220° per 40 minuti circa. ( 25-30 minuti nei barattoli)
P.S. mi era stato sussurrato qualche mese fa...ma ora è realtà : il grano tenero delle farine Quaglia è 100% italiano!!! ( e penso alla difficoltà e al lavoro per poter garantire questo: l'Italia produce poco grano tenero) un grande traguardo!!
Altra novità riguarderà il packaging...ma ne parleremo più avanti...stay tuned
P.S. mi era stato sussurrato qualche mese fa...ma ora è realtà : il grano tenero delle farine Quaglia è 100% italiano!!! ( e penso alla difficoltà e al lavoro per poter garantire questo: l'Italia produce poco grano tenero) un grande traguardo!!
Altra novità riguarderà il packaging...ma ne parleremo più avanti...stay tuned
geniale!! questo pane rotondo è bellissimo!....anch'io la sera inforno imperterrita.....quindi lo provo!!
RispondiEliminaBellissimo! Aspetto che rinfreschi un po' prima di comprare farine nuove: fa troppo caldo e temo di riempirmi di farfalline. Ho proprio due barattoli da pane in cassetta e la ricetta è da tenere in considerazione. ;)
RispondiEliminaChe meraviglia, questa forma è ideale per canapè e stuzzichini.... io ho provato a cuocere il pane nei vasi da fiori... passa da me se ti va di vederli.
RispondiEliminaAh dimenticavo, stasera proverò la tua ricette delle cappesante.... sembrano davvero golosissime...
A presto
Questa forma è deliziosa, idea grandiosa!!!
RispondiEliminaCome mi piace la tua idea! Avevo visto degli stampi a forma di fiore, stella, etc, ma la tua soluzione è molto comoda... I barattoli di fruttosio ci sono sempre in casa mia, adesso potrò dargli una seconda vita ;-) Grazie
RispondiEliminaE' proprio come mi dicevi l'altra sere e al mattino e' tutto pronto! Ottimo pane e ottima idea quella dello stampo! Grazie :)
RispondiEliminaFranci e vale...la forma è carina...e il pane è davvero buono:)
RispondiEliminaLory...Le farine che usiamo noi non producono farfalline:)
ingorda...per tartine & co è perfetta. Vasi da fiori? corro a leggere
colombina...grazie
Ale...come riciclare i packaging (spesso inutili)
Annamaria...con il caldo in casa, cuocio sempre alla sera, lo stampo è un valido riciclo a costo 0:))