Gli strangolapreti sono il mio piatto "rifugio" in autunno e inverno, con poche cose, quello che avanza, nei pomeriggi già bui, impastare, mescolare raggrannelare idee e forme, e passare al concreto con un primo piatto caldo, saporito, morbido e che racchiude in sè l'illusione di essere in montagna, di ricordi della giornata trascorsa all'aperto da un sentiero all'altro, da una cresta a un valico. Infine stanca ma rincuorata dal caldo di una baita e da piatti semplici preparati in casa "come una volta"
Su e giù per il Trentino (più su di solito) scorpacciate simili a scorte ne ho fatte tante e anche di più, accorgendomi poi che gli ingredienti base (bieta o spinaci, formaggio, patata) sono pari pari gli stessi utilizzati in Engadina per condire i Pizokels (variante svizzera dei Pizzoccheri valtellinesi) e ritrovando la stessa cura ed etica dei valligiani nel recuperare tutto e di preparare anche con pochi mezzi piatti sostanziosi e "di peso".
Ne ho modificato la realizzazione utilizzando un formaggio svizzero: lo Sbrinz* sia nell'impasto di base che per completare il condimento al momento di servire.
Buoni anche qui! una vera "coccola" a tavola...non resta che accendere il caminetto, e la serata sarà perfetta!
Con questa ricetta partecipo al contest "La Svizzera nel piatto" ideato da Formaggi dalla Svizzera e Teresa del blog Peperoni e Patate. Grazie a questa iniziativa, mi sto divertendo non poco in cucina, provando e tentando nuovi abbinamenti. Spero davvero di riuscire a pubblicare qualche altra ricetta entro il 31 ottobre (che ahimè è dietro l'angolo)
STRANGOLAPRETI con BIETINA e VELLUTATA di SBRINZ
200 gr. di bietina lessata (o spinaci )
1/2 spicchio d'aglio
una noce di burro
150 gr. di sbrinz grattugiato
1 uovo
1 panino bianco raffermo
1/2 bicchiere di latte
1 cucchiaio di farina bianca
1 patata piccola lessata
noce moscata
2 bacche di ginepro
sale, pepe
salvia e una noce di burro per condire
Lessare e strizzare la bietina. Ripassarla in padella con una noce di burro e l'aglio affettato sottilmente.
Tagliare il panino e irrorare con il latte. Dopo 5 minuti, impastare con le mani il pane, così da ammorbidirlo bene. Strizzare e tenere da parte.
Lessare una patata e tagliarla a cubetti.
In una ciotola riunire tutti gli ingredienti: spinaci, pane ammollato nel latte, patata a cubetti, uovo, farina bianca, sbrinz grattugiato, noce moscata e ginepro grattugiati, sale e pepe. Mescolare bene tutti gli ingredienti con una forchetta. Lavorare con le mani l'impasto e formare delle palline grandi come una noce.
Lessare gli strangolapreti in acqua salata. Quando saliranno in superficie, cuocere ancora qualche secondo e prelevarli con un mestolo forato. Condirli con una noce di burro e qualche foglia di salvia.
x la vellutata
200 gr. di brinz grattugiato
1 cucchiaio di farina bianca
20 gr. di burro
brodo vegetale
sale, pepe
In un pentolino far sciogliere il burro. Aggiungere la farina e mescolare per amalgamare bene. Aggiungere poco alla volta e sempre mescolando il brodo vegetale. Alla fine si otterrà una crema lucida e morbida. Aggiungere lo Sbrinz, sale e pepe e amalgamare bene.
Presentazione del piatto:
Sistemare a specchio un paio di cucchiai di vellutata su ogni piatto da portata. Porre in superficie gli strangolapreti e completare con altro Sbrinz tagliato a filetti con un coltellino.
*Lo Sbrinz è un formaggio a pasta extradura, compatto ma perfettamente fondente al palato. La lunga stagionatura (da 24 mesi a 4 anni) gli regala delle note piccanti che ben accompagnano la realizzazione di vari piatti in cucina come insalate, primi piatti e ottimo per gratinare preparazioni al forno. Ottimo da degustare in purezza con l'aperitivo o in chiusura di una bella cena. Basta un pizzico di fantasia e cucinare con lo Sbrinz diventa un vero piacere.
Un piatto davvero interessante, come il contest. La Svizzera è il paese nativo di mio marito dove ha vissuto fino all'adolescenza lo rimpiange tantissimo e spesso mi piace fargli dei piatti con ingredienti di quella nazione, questo me lo segno di sicuro!
RispondiEliminaPer rimettermi in pace con il mio fisico, dopo i bagordi del Salone del gusto, questo sarebbe un piatto perfetto. una coccola calda e avvolgente per ritrovare i ritmi di casa!
RispondiEliminaGrazie mille per il richiamo al piatto dell'Engadina! Ora vado a studiare :-)
Sono stata in Trentino ma purtroppo non li ho assaggiati ed è stato un veropeccato perchè dalla ricette si capisce che devono essere buonissimi!
RispondiEliminaBuona domenica!
Antonietta...bello risvegliare i ricordi attraverso un piatto!!
RispondiEliminaTery...adoro l'Engadina!! é un luogo da favola...e si mangia benissimo:)
Dani...la prossima volta provali, vedrai, ti piaceranno sicuramente
Uau! Mai fatti gli strangolapreti! Devo rimediare al più presto ^_^
RispondiEliminaEmanuela...facili da fare e buonissimi!!
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