Questa insalata per una serie di motivi, la vorrei collegare all'
"INSALATA DELL'ISOLA" di Sigrid Verbert alias "Cavoletto di Bruxelles" tratta da "Il libro del Cavolo".
Approfitto della Festa del Cavolo, per inviarle questa preparazione che più che dell'isola, la definirei "delle isole". Non é legata né alle Eolie né ad Alicudi (dove non senza fortuna sono riuscita ad arrivare).
La storia di questa insalata nasce a Pantelleria (dove non sono mai stata) e decolla a Venezia. L'autore, Battista, pantesco doc...giunge a Venezia, innamorato della bella Anita...non sa resistere e si ferma in laguna....vende tutto: ristorante (una serie di dammusi ristrutturati e collegati tra loro) casa (altro dammuso) barca...forse anche lo scooter.
Partito da un'isola, si ritrova in una cittá che é isola, formata da isole collegate tra loro (come i dammusi?) calli strette, campielli e sestrieri (come le contrade pantesche) e brezze marine insinuanti nelle torride giornate estive...
Questa piccola bontá é stata una delle prime cose, preparata dalle abili mani di Battista che ho assaggiato, e fissato nella mia mente.
Eccola:
"INSALATA DELL'ISOLA" di Sigrid Verbert alias "Cavoletto di Bruxelles" tratta da "Il libro del Cavolo".
Approfitto della Festa del Cavolo, per inviarle questa preparazione che più che dell'isola, la definirei "delle isole". Non é legata né alle Eolie né ad Alicudi (dove non senza fortuna sono riuscita ad arrivare).
La storia di questa insalata nasce a Pantelleria (dove non sono mai stata) e decolla a Venezia. L'autore, Battista, pantesco doc...giunge a Venezia, innamorato della bella Anita...non sa resistere e si ferma in laguna....vende tutto: ristorante (una serie di dammusi ristrutturati e collegati tra loro) casa (altro dammuso) barca...forse anche lo scooter.
Partito da un'isola, si ritrova in una cittá che é isola, formata da isole collegate tra loro (come i dammusi?) calli strette, campielli e sestrieri (come le contrade pantesche) e brezze marine insinuanti nelle torride giornate estive...
Questa piccola bontá é stata una delle prime cose, preparata dalle abili mani di Battista che ho assaggiato, e fissato nella mia mente.
Eccola:
INSALATA PANTESCA (l'isola in cui non sono mai arrivata)
4 grosse patate bollite
2 cipolle rosse
aceto di vino rosso
10 pomodorini
capperi di Pantelleria sotto sale (ho usato quelli di Salina)
basilico
origano
olio extra vergine di oliva
sale, pepe
Affettare sottilmente le cipolle e coprirle con l'aceto. Ammobidire ed addolcire i capperi lasciandoli qualche minuto in ammollo in acqua fredda.
Tagliare le patate a cubetti e i pomodorini a metá. Prelevare le cipolle dalla marinatura e strizzarle, fare lo stesso con i capperi. Versare il tutto in una coppa e completare con olio, pepe, sale, origano e basilico spezzettato. A piacere (e se si trovano) aggiungere una manciata di olive verdi siciliane schiacciate.
Buonissima gustata cosí...ma ottima anche aggiungendo del polipo o dei moscardini lessati.
P.s. Battista mi ha confessato che a Pantelleria usano anche aggiungere pesce secco a filetti.
una delle mie ricette preferite del libro! che bella serata l'aperitivo del cavolo, e che piacere averti conosciuta! sei un portento!:)
RispondiEliminastupenda, con i suoi ingredienti semplici e ricercati questa insalta é un 'tableau' di colori,profumi e sapori puri...mi dispiace non aver mai messo piede a Pantelleria.
RispondiEliminaBuona giornata!
che carina la composizione e pure i mestoli!ora partecipo anch'io...corro!
RispondiEliminaBuona!!! Mi piace la marinatura delle cipolle.
RispondiEliminaIo uso le cipolle cosi' smorzate insieme a schegge di grana e a un filo d'olio. Ma ci si mangia troppo pane...
Capisco Battista: cosa non faremmo per (certe) donne....
Colori meravigliosi, complimenti!
RispondiEliminaun'insalata gustosa e leggera, presentazione da urlo e colori meravigliosi!!!Sei fantastica!!!
RispondiEliminaBreadand Breakfast...grazie che gentile!!
RispondiEliminaMariluna...Pantelleria manca anche a me...ma quanto prima conto di andarci. È un luogo che mi affascina pe molte cose...
Castagna...una cosa semplice eppure cosí piena di sapori!!
Corrado...dopo qualche minuto di marinatura nell'aceto le cipolle rimangono croccanti e non si "rivedono" alle 2 di notte.
Elga...colori molto estivi!!
Una zebraapois...no, dai che poi mi monto la testa
A volte a Pantelleria usano anche l'origano ed in realtà le loro cipolle, dette "cavuli", sono piuttosto degli scalogni.
RispondiEliminaTu sei sempre perfetta, sie nell'eleganza delle tue preparazioni elaborate sia nel donare grazia a quelle più rustiche e semplici.
un insieme di colori , sapori , ogni bocconi qualche bel ricordo a cui legarlo ^-^
RispondiEliminaAcquaviva...infatti l'ho usato anch'io l'origano, ci vuole, ci vuole. Rustica sí...ma buonissima!!
RispondiEliminaCaty....grazie, colori che fanno estate!!